Contenuto principale

Codice etico

CODICE ETICO

1. PREMESSA

Il presente Codice Etico rappresenta l’enunciazione dei valori che ispirano l’attività dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS APS (UICI), nonché dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dell’Associazione stessa rispetto a tutti i soggetti con i quali la stessa entra in relazione per il conseguimento dei propri scopi istituzionali, compresi i propri soci e dirigenti. Il Codice Etico si inserisce anche nel quadro delle previsioni del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e ss.mm.ii., cui l’UICI si è conformata.

2. OBIETTIVO

Il presente Codice Etico viene definito, elaborato e approvato per assicurare che i valori etici dell’Associazione siano chiaramente definiti e costituiscano l’elemento base della cultura associativa, nonché lo standard di comportamento di tutti i soci, i dirigenti, i dipendenti, i volontari e i collaboratori dell'UICI nella conduzione delle attività e di tutte le iniziative promosse dall’Associazione.

3. MISSIONE 

L’UICI è un'Associazione senza scopo di lucro che opera per l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale, con particolare riferimento all’inclusione sociale delle persone cieche e ipovedenti, anche con disabilità aggiuntive, come previsto dalla legge e dal proprio Statuto Sociale All’articolo 2, cui il presente Codice fa espresso e integrale rinvio.

4. NATURA, STRUTTURA E AMBITO DI APPLICAZIONE DEL CODICE ETICO

4.1 Natura 

Il Codice Etico (di seguito anche il “Codice”), unitamente allo Statuto Sociale e ai Regolamenti, costituisce elemento di accettazione obbligatoria per l’adesione e l’iscrizione all’Associazione.

4.2 Struttura

Il Codice si compone delle seguenti parti:

1) Principi Etici generali.

2) Principi Etici nell’Ambito della Governance.

3) Criteri di condotta.

4) Risorse finanziarie.

5) Attuazione.

6) Sistema sanzionatorio.

7) Adozione e aggiornamento.

4.3 Ambito di applicazione

Il Codice contiene l’insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dell’Associazione nei confronti dei portatori d’interessi; nonché nei confronti di tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, instaurano rapporti o relazioni con la stessa. 

All’osservanza del Codice sono tenuti:

  1. i componenti di tutti gli Organi associativi, che devono conformare le loro decisioni e azioni al rispetto del Codice, diffonderne la conoscenza e favorirne la condivisione da parte di dipendenti e terzi soggetti che operano per conto dell’Associazione. I dirigenti associativi, inoltre, devono costituire, attraverso il proprio comportamento, un modello di riferimento per il personale;
  2. i soci, che operano come singoli soggetti, ovvero in forme associate, sono tenuti ad agire nel rispetto del Codice e a segnalare eventuali infrazioni ai competenti Organi associativi;
  3. i dipendenti che sono tenuti ad agire nel rispetto del Codice e a segnalare eventuali infrazioni al proprio datore di lavoro;
  4. i collaboratori, i consulenti, i fornitori di beni e servizi, i volontari, i quali devono essere opportunamente informati delle regole di condotta contenute nel Codice e uniformarvi i propri comportamenti per tutta la durata del rapporto con l’Associazione.

I soggetti obbligati al rispetto del Codice sono definiti complessivamente “Destinatari”.

5. PRINCIPI ETICI GENERALI

5.1 Legalità

I Destinatari sono tenuti al rispetto delle leggi e, in generale, delle norme vigenti, sia nazionali sia comunitarie. Inoltre, sono impegnati a rispettare lo Statuto Sociale, i Regolamenti, le procedure interne dell’Associazione, quali attuazioni di obblighi normativi.

5.2 Correttezza e integrità

Gli scopi associativi sono perseguiti con onestà, correttezza e responsabilità. 

Nella gestione e utilizzazione delle risorse dell'Associazione deve essere osservato il massimo rigore. 

I Destinatari sono inoltre tenuti al rispetto della normativa interna dell’Associazione, in quanto attuazione di obblighi deontologici, di correttezza e integrità. 

5.3Trasparenza

I Destinatari sono tenuti a rispettare il principio di trasparenza, inteso come chiarezza, completezza e pertinenza delle informazioni riguardanti l’attività associativa, e in particolare quelle attinenti alla gestione e all’impiego delle risorse, sia verso l’interno sia verso l’esterno. 

I Destinatari sono obbligati al rispetto della normativa interna dell’UICI, quale attuazione del principio di trasparenza.

5.4 Riservatezza

I Destinatari assicurano la massima riservatezza delle informazioni conosciute in occasione delle attività svolte per conto dell’Associazione. Gli stessi sono tenuti a trattare dati e informazioni di rilevanza associativa esclusivamente nell’ambito e per i fini delle proprie attività associative e, comunque, a non divulgare comunicare, diffondere o pubblicare in alcun modo informazioni sensibili senza l’esplicito consenso degli interessati e informazioni riservate senza l’autorizzazione dei competenti Organi dell’UICI.

5.5 Competenza

Nel perseguire i propri scopi l'UICI opera con l’obiettivo di dotarsi di un patrimonio sempre più ampio di conoscenze, competenze ed esperienze. La stessa è impegnata a realizzare iniziative di formazione e informazione rivolte agli Associati e al più vasto pubblico, anche in collaborazione con altre Istituzioni, sia pubbliche sia private. 

5.6Valore della persona

L’UICI favorisce l’impiego delle risorse umane nel rispetto e nella valorizzazione delle caratteristiche individuali, tutelando le diversità e le specificità e fondando le relazioni interne principalmente sul dialogo.

5.7.1 Rispetto della dignità della persona

I Destinatari rispettano i diritti fondamentali delle persone, tutelandone l’integrità morale e garantendo eguali opportunità.

5.7.2 Formalizzazione del rapporto di lavoro

I rapporti di lavoro sono formalizzati con regolare contratto, rifiutando qualunque forma di lavoro irregolare. 

5.7.3 Gestione e valutazione del personale

L’UICI rifiuta qualunque forma di discriminazione nei confronti dei propri dipendenti/collaboratori, favorendo processi decisionali e valutativi basati su criteri oggettivi.

5.7.4 Sicurezza, salvaguardia della salute e delle condizioni di lavoro

L’UICI favorisce condizioni di lavoro che tutelino l’integrità psico-fisica delle persone, mettendo a disposizione luoghi di lavoro conformi alle vigenti normative in materia di salute e sicurezza. 

5.7.5 Crescita professionale

L’UICI promuove la crescita professionale dei dipendenti/collaboratori mediante opportuni strumenti, partecipazione a eventi e occasioni lavorative, nonché appositi piani formativi.

5.7.6 Discriminazione e molestie

L’UICI attua ogni iniziativa per favorire la creazione di luoghi di lavoro e di socialità esenti da discriminazioni o molestie. 

5.8Prevenzione dei conflitti di interessi

L’Uici considera conflitti di interesse tutte le situazioni previste dalla normativa vigente. Chiunque si trovi in tale situazione o condizione deve attenersi a quanto disposto dall’art. 22, comma 10, dello Statuto Sociale e alle corrispondenti norme regolamentari alle quali si fa rinvio.

5.9 Responsabilità dei Soci

I Soci riconoscono i già menzionati principi e si impegnano a rispettarli. Essi sono eticamente responsabili dell’applicazione di tali principi gli uni nei confronti degli altri e verso l’Associazione, sia nei rapporti interni, sia in quelli esterni. 

5.10 Tutela del nome e dell’immagine

I Soci non devono commettere azioni che possano mettere in pericolo o compromettere i valori, l’immagine e il buon nome dell’UICI e dei suoi scopi. Sono inoltre tenuti a utilizzare il logo associativo in conformità a quanto previsto dalle norme interne.

6. PRINCIPI ETICI NELL’AMBITO DELLA GOVERNANCE ASSOCIATIVA

6.1 Organi Sociali

Le nomine/elezioni dei componenti di tutti gli Organi Associativi specificati nell’art. 4 dello Statuto Sociale, alle quali si rimanda,  avvengono mediante procedure trasparenti e democratiche, garantite da Statuto e Regolamento. Lo stesso avviene per le eventuali nomine di rappresentanti dell’UICI in altri Enti, Istituti e Associazioni.

Gli Organi Associativi come sopra definiti agiscono e deliberano in piena autonomia, perseguendo l’obiettivo della creazione di valore per l’Associazione, nel rispetto dei principi di legalità, correttezza e integrità. I componenti degli organi devono garantire la massima trasparenza del proprio operato nella gestione, rispettando le leggi, lo Statuto sociale e i regolamenti interni. 

In particolare, i componenti di tutti gli Organi Associativi e i rappresentanti dell’UICI in altri enti, sono tenuti individualmente a esercitare il proprio ruolo con serietà, professionalità, continuità, lealtà e presenza, consentendo così all’Associazione di trarre beneficio dalle loro specifiche competenze.

6.2 Relazioni con i Soci

L’UICI garantisce la trasparenza e promuove l’informazione nei confronti dei Soci, nel rispetto del presente Codice e delle norme vigenti. Gli interessi di tutti i Soci sono garantiti e tutelati con equità e imparzialità.

L’Associazione sostiene una consapevole e informata partecipazione dei Soci alla vita associativa. Garantisce inoltre la massima riservatezza delle informazioni sensibili e confidenziali riguardanti i Soci. I Destinatari coinvolti devono mantenere riservate tali informazioni e non abusarne.

La diffusione verso l’esterno di informazioni riguardanti i rapporti con i Soci può avvenire, ove indispensabile, sempre nel rispetto del principio di prudenza e cautela, nell’osservanza della normativa per la tutela dei dati personali e sensibili.

In ogni caso, è fatto divieto assoluto di diffondere notizie false e tendenziose.

6.3 Trasparenza della contabilità dell’Associazione

L’Associazione garantisce la massima trasparenza, affidabilità e integrità delle informazioni inerenti alla sua contabilità interna.

Ogni operazione e transazione, in conformità alle norme di legge e in base al Regolamento Amministrativo-Contabile e Finanziario, è correttamente registrata, autorizzata, verificabile, legittima, coerente e congrua.

Per ogni operazione è previsto un adeguato supporto documentale, al fine di procedere, in ogni momento, all’effettuazione di controlli che attestino le caratteristiche e le motivazioni dell’operazione e individuino chi ha autorizzato, effettuato, registrato, verificato l’operazione stessa.

I Destinatari che venissero a conoscenza di omissioni, falsificazioni o negligenze sono tenuti a riferire i fatti ai competenti Organi dell’Associazione.

6.4 Controllo interno

L’Associazione è dotata di un sistema di controlli interni del quale i destinatari devono essere a conoscenza, in modo da contribuire al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dei processi decisionali, nonché al contenimento dei possibili rischi di operazioni economico-amministrative.

I Destinatari, nell’ambito delle funzioni svolte, sono responsabili della definizione, dell’attuazione e del corretto funzionamento dei controlli inerenti alle aree operative o alle attività loro affidate.

7. CRITERI DI CONDOTTA

7.1 RAPPORTI TRA I SOCI E TRA I SOCI E L’ASSOCIAZIONE

7.1.1 Rapporti tra i soci

I Soci sono tenuti a rispettare e applicare i Principi Etici Generali di cui al precedente punto 5, nei rapporti tra di loro e con l’UICI, nonché nei rapporti con soggetti ed Enti esterni.

7.1.2 Partecipazione alla vita associativa

È obbligo dei Soci fare quanto è loro possibile per partecipare attivamente alla vita associativa, fornendo il proprio contributo al perseguimento degli scopi istituzionali dell’Unione.

7.1.3 Tutela della riservatezza

I Soci sono tenuti a rispettare il valore e la proprietà delle informazioni di cui vengano a conoscenza, nonché delle informazioni di qualsiasi natura e in qualsiasi forma che vengono raccolte e/o elaborate durante la vita associativa. Essi sono altresì tenuti a non divulgarle senza autorizzazione del rispettivo titolare, salvo che lo impongano motivi di ordine legale o deontologico. 

Tali obblighi sono precisati nella modulistica approvata e adottata dall’UICI ai sensi della normativa sulla tutela dei dati personali e sensibili.

A tale fine, i Soci:

  1. devono adoperare la dovuta cautela nell’uso delle informazioni acquisite durante la vita associativa;
  2. non devono utilizzare le informazioni ottenute né per vantaggio personale né secondo modalità contrarie alle leggi o che siano o possano costituire nocumento agli scopi e ai valori dell'UICI.

7.1.4 Conflitto di interessi

I Soci si impegnano a evitare qualsiasi situazione di conflitto con gli interessi dell’UICI e degli altri Soci, nel rispetto delle leggi e delle norme statutarie e regolamentari. 

Nel caso di conflitto rilevato, sempre nel rispetto delle norme statutarie e regolamentari, verranno ricercate e attuate le modalità più appropriate per comporlo o prevenirlo.

In fase di insediamento degli Organi associativi e della relativa verifica dei poteri, con la collaborazione attiva di ciascun componente, verranno individuate eventuali situazioni di conflitto di interessi, sia nei confronti dell’UICI sia nei confronti di altri Soci. Ciascun Socio, inoltre, avrà cura di comunicare eventuali variazioni della propria situazione nel corso del mandato.

Il Socio componente di un Organo associativo si asterrà dal concorrere all’assunzione di deliberazioni suscettibili di configurare un conflitto di interessi, come rilevato in fase di insediamento dell’Organo stesso o nel corso del mandato.

7.2 RAPPORTI DELL’ASSOCIAZIONE CON I TERZI E CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

7.2.1 Rapporti esterni 

I Destinatari devono tenere un comportamento improntato alla massima correttezza e integrità in tutti i rapporti con persone ed enti esterni all’Associazione. Non sono ammesse in alcun modo, salvo il caso di valori modesti e puramente simbolici, l’offerta o la ricezione di regali, doni, denaro, omaggi e altre utilità verso e da chiunque abbia o miri ad avere rapporti d’affari o di interesse.

Ove possibile, l’applicazione del Codice dovrà ritenersi estesa, nelle forme e nei modi più idonei, a quanti a qualsiasi titolo, entrino in contatto con l’UICI.

7.2.2 Rapporti con la Pubblica Amministrazione e le istituzioni pubbliche

Nei rapporti con la Pubblica Amministrazione e con le istituzioni pubbliche, i Destinatari promuovono comportamenti leciti e corretti nell’ambito della massima trasparenza e del massimo decoro, rifiutando qualsiasi forma di promessa od offerta di pagamenti o beni volti a favorire eventuali interessi diversi dalle finalità associative.

Il presente codice aderisce alle normative vigenti in tema di anticorruzione, condividendone i principi.

Non è consentito ai Destinatari offrire denaro o doni a dirigenti, funzionari o dipendenti della Pubblica Amministrazione e delle Pubbliche Istituzioni o a loro parenti, salvo che si tratti di doni o utilità d’uso di valore del tutto simbolico.

Nella partecipazione a gare e a procedure competitive in genere, nel corso delle attività per la gestione dei bandi di gara o studi di fattibilità di offerte complesse, nonché nella presentazione di progetti finanziati con fondi pubblici, si dovrà operare nel rispetto delle normative comunitarie, nazionali e locali vigenti. Qualora i Destinatari ricevano richieste o proposte di benefici da pubblici funzionari devono immediatamente sospendere il rapporto e segnalare il fatto ai competenti Organi Associativi.

7.2.3 Rapporti con partiti politici e organizzazioni sindacali 

L’UICI è completamente estranea a qualunque partito o organizzazione politica, in osservanza di quanto previsto dall’art. 1, comma 4, del proprio Statuto Sociale che ne definisce “apartiticità e aconfessionalità”. l’Associazione, pertanto, non sovvenziona in alcun modo qualsiasi forma organizzativa e/o associativa avente finalità partitiche e non sostiene eventi, manifestazioni, convegni, congressi con finalità di propaganda politica. 

I Destinatari devono astenersi dall’utilizzare impropriamente la denominazione e l’immagine dell’Associazione per fini personali.

Nei confronti delle altre organizzazioni di rappresentanza delle persone con disabilità, l’opera dell’Associazione si ispira a criteri di collaborazione e di confronto leale.

8. RISORSE FINANZIARIE

L’UICI può sostenere finanziariamente la propria attività anche ricorrendo a forme di contribuzione diverse dalle quote associative, quali, a mero titolo di esempio, sponsorizzazioni per l’organizzazione di singoli eventi, incarichi di collaborazione, consulenze, progettazioni, ecc., purché queste non la distolgano dal perseguimento dei suoi scopi e non si pongano in contrasto con i valori espressi dallo Statuto sociale e dal presente Codice etico. 

L’Uici redige ogni anno il bilancio sociale e lo distribuisce a tutti coloro con i quali entra in contatto.

L’UICI garantisce che le risorse finanziarie sono reperite in maniera etica, professionale e trasparente, secondo l’interesse associativo esclusivo e giammai a vantaggio personale di alcuno.

Nell’ambito delle rendicontazioni annuali fornite ai soci saranno singolarmente elencati i contributi ricevuti, i soggetti che li hanno erogati e l’uso che ne è stato fatto.

9. ATTUAZIONE DEL CODICE ETICO

9.1 Sistema di controllo interno

Richiamando quanto già espresso nel precedente paragrafo 6.4 (Controllo interno), è politica dell’Associazione diffondere a tutti i livelli una cultura caratterizzata dalla consapevolezza dell'esistenza di controlli e dall’assunzione di una mentalità orientata all'esercizio del controllo – verifica – trasparenza. 

L'attitudine verso i controlli deve essere positiva, per il contributo che questi danno al miglioramento dell’efficacia ed efficienza gestionale. 

9.2 Controlli interni

Per controlli interni devono intendersi tutti gli strumenti necessari o utili a indirizzare, gestire e verificare le attività associative con l'obiettivo di assicurare il rispetto delle leggi e delle procedure, proteggere i beni dell’Associazione, nonché la salute e la sicurezza delle persone, gestire efficientemente le attività e fornire dati contabili e finanziari accurati e completi. 

La responsabilità di realizzare un sistema di controllo interno efficace è condivisa e comune a ogni livello della struttura organizzativa. Conseguentemente, tutti, nell'ambito delle funzioni svolte, sono responsabili della definizione e del corretto funzionamento del sistema di controllo. 

9.3 Comunicazione e formazione 

Il Codice Etico è portato a conoscenza di tutti i Destinatari, interni ed esterni, mediante apposite attività di comunicazione, e comunque collocandolo sul sito internet dell’Associazione. 

Allo scopo di assicurare la corretta comprensione del Codice, si predispone e realizza un piano periodico di comunicazione/formazione inteso a favorire la conoscenza dei principi e delle norme etiche contenute nel Codice. 

Le iniziative di formazione possono essere differenziate secondo il ruolo e la responsabilità dei dipendenti/collaboratori e dei dirigenti associativi. 

9.4 Segnalazione dei soggetti interessati 

Tutti i soggetti interessati possono segnalare, per iscritto e in forma non anonima, ogni violazione o sospetta violazione del Codice ai competenti Organi Associativi, i quali provvedono a un'analisi della segnalazione, ascoltando eventualmente l'autore e/o il responsabile della presunta violazione.

È garantita la riservatezza sull'identità del segnalante, fatti salvi gli obblighi di legge. 

9.5 Violazioni del Codice Etico 

In caso di accertata violazione del Codice, si seguiranno le procedure indicate dall’art. 9 dello Statuto Sociale per il ricorso al Collegio dei Probiviri nel caso si tratti di soci. Nel caso di dipendenti o di soggetti esterni, invece, i competenti Organi associativi potranno valutare e attuare le opportune azioni anche ai sensi del punto seguente.

9.6 Valore contrattuale del Codice Etico

L’osservanza delle norme del Codice Etico è parte essenziale delle obbligazioni contrattuali dei dipendenti dell’UICI ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 2104 e 2106 del Codice Civile. La violazione delle norme del Codice Etico costituisce inadempimento delle obbligazioni contrattuali del rapporto di lavoro e può comportare l’applicazione di sanzioni disciplinari secondo quanto previsto dalle leggi, dal CCNL, anche in ordine alla conservazione del rapporto di lavoro.

Il rispetto del Codice Etico è richiesto anche: 

  1. ai componenti degli organi sociali che, in caso d’inosservanza ne rispondono ai sensi dell’art. 2392 del Codice Civile;
  2. a tutti i terzi che intrattengono rapporti contrattuali a pena della risoluzione del contratto stesso.

10. SISTEMA SANZIONATORIO

10.1 Articolazione delle sanzioni

L’irrogazione delle eventuali sanzioni sarà articolata graduando le stesse in base alla disciplina prevista nello statuto Sociale per i Soci e dal CCNL di settore per i dipendenti, sulla base della gravità dei comportamenti da perseguire e delle violazioni del Codice Etico effettivamente realizzate.

10.2 Sanzioni per i lavoratori dipendenti 

I comportamenti tenuti dai lavoratori dipendenti in violazione delle regole contenute nel presente Codice Etico sono da intendersi quali illeciti disciplinari. 

Tali regole comportamentali sono formalmente dichiarate vincolanti per tutti i lavoratori e la loro violazione comporta l’irrogazione di sanzioni graduate in base alla gravità della violazione stessa, 

In ogni caso i componenti degli Organi associativi, fermo restando quanto disposto dal comma terzo dell’articolo 2381 c.c., sono solidalmente responsabili se, essendo a conoscenza di fatti pregiudizievoli, non hanno fatto quanto potevano per impedirne il compimento o eliminarne o attenuarne le conseguenze dannose.

In relazione alla tipologia delle sanzioni si fa specifico riferimento alle categorie di fatti sanzionabili previste dall’apparato sanzionatorio esistente, ossia alle previsioni di cui al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di riferimento applicabile all’UICI.

10.3 Misure nei confronti dei dirigenti e dei soci 

Le eventuali e/o presunte violazioni commesse da dirigenti e/o soci, vanno segnalate secondo quanto previsto all'art.9, dello Statuto sociale vigente e saranno trattate conseguentemente.

10.4 Misure nei confronti di Collaboratori esterni e Partners 

Ogni comportamento posto in essere da Collaboratori esterni o da Partners risultante in violazione e/o in contrasto con i principi e le linee di condotta indicate dal Codice Etico, tale da costituire rischio di commissione di reato sanzionabile ai sensi del D. Lgs. 231/2001, potrà determinare, mediante l’attivazione di opportune clausole, la sospensione del rapporto contrattuale e delle attività conseguenti, nonché l’applicazione di eventuali penali conseguenti alla sospensione dell’attività, fino a giungere alla risoluzione dei contratti, fatta salva l'eventuale richiesta di risarcimento qualora da tale comportamento derivi un danno concreto all’Associazione, come nel caso di applicazione da parte del Giudice delle misure sanzionatorie previste dal Decreto. 

11. ADOZIONE E AGGIORNAMENTO DEL CODICE ETICO

L’adozione del presente Codice e le sue eventuali modifiche e integrazioni, sono deliberate dal Consiglio Nazionale, su proposta della Direzione Nazionale.