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Celebrata a Catanzaro la XVII giornata nazionale del Braille, strumento di libertà e riscatto

 

di FRANCESCO IULIANO

Nella XVII giornata nazionale del Braille, la sezione territoriale di Catanzaro dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, ha organizzato un convegno di divulgazione   e di sensibilizzazione dell'opinione pubblica nei confronti delle persone con disabilità visiva.

“Una giornata - ha detto la presidente della sezione Uic di Catanzaro Luciana Loprete - che non vuole essere celebrativa, ma una giornata di festa che è stata riconosciuta dal Parlamento italiano il 3 agosto 2007 con la Legge 126 del 2007. E’ una grande emozione, per noi, ritrovarci e parlare di un sistema di comunicazione che ci ha dato la possibilità di essere liberi, di uscire dall’ignoranza, di toglierci da dosso l’emarginazione più totale ed aprire le porte verso la cultura, verso l’istruzione verso la vera integrazione e la vera inclusione”.

All’incontro, allestito nella sala delle Culture della Provincia di Catanzaro hanno partecipato, moderati da Antonella Mascaro, la presidente Uic, Luciana Loprete, il presidente della Provincia, Amedeo Mormile, il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita,  la tiflologa del CCT, Rosanna Canale, il presidente della biblioteca ‘Regina Margherita’, Pietro Piscitelli, il presidente Club Italiano Braille, Nicola Stilla, le maestre di musica, Concetta Loprete e Canio Fidanza, il presidente della Federazione pro ciechi, Rodolfo Masto, il presidente nazionale Uici, Mario Barbuto, il docente di sostegno Isabella Fiore, la dirigente dell’Usr Calabria, Loredana Giannicola, la docente di filosofia, Rosanna Fabiano.

Al tavolo anche il formatore e docente di tifloinformatica dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro, Gianluigi Melina.

Il Codice Braille - è stato detto in apertura dell’incontro - ha fatto la storia e oggi permette alle persone con disabilità visiva di tutto il mondo di comunicare oltre alle lettere anche i numeri, i segni di interpunzione e i simboli matematici, informatici, musicali e chimici. Un sistema apparentemente molto semplice che ha cambiato completamente il modo di vivere di migliaia di persone non vedenti consentendo loro di poter leggere e scrivere al pari degli altri.

E’ molto importante - ha detto Nicola Fiorita - che venga ricordata questa giornata e che oggi ci sia una grande partecipazione di giovani. L’unione italiana ciechi è un’associazione a Catanzaro molto attiva e noi, come Amministrazione, facciamo di tutto per stare al loro fianco. Questa loro caparbietà, determinazione ed autosufficienza li porta, paradossalmente, a vedere le cose a volte molto meglio di chi ha gli occhi per guardare”.

Un codice universale, il Braille, che in due secoli di storia, ha donato cultura e conoscenza a milioni di esseri umani nel mondo, consentendo loro di uscire dal buio dell’analfabetismo e di costruire con le proprie mani una vita degna di essere vissuta, come parte attiva delle proprie comunità, come donne e uomini realmente consapevoli e protagonisti fiduciosi del proprio destino, nonostante l’handicap gravissimo di non vedere.

“Per quanto ci riguarda - ha commentato Amedeo Mormile - è compito delle istituzioni realizzare iniziative  che tendano ad aumentare la sensibilità su questo argomento ma soprattutto a creare le condizioni affinché questa insufficienza venga attenuata. E’ importante che noi stessi ci autosensibilizziamo rispetto a queste tematiche perché c’è tanto da fare all’interno delle istituzioni. Come Amministrazione provinciale abbiamo iniziato ad adeguarci realizzando, all’interno della nostra biblioteca ‘Chimirri’, una postazione per ipovedenti ed abbiamo avviato la procedura per l’acquisto di una stampante Braille che consentirà di accedere con più facilità ai contenuti di libri e scritti”.original 5445697C D905 4569 B99F 95E35D9142BA

 
 
 
 

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